Cultura e finzione, l’uomo e l’inganno

Cultura e finzione, l’uomo e l’inganno

La cultura è cominciata quando l’uomo è divenuto capace di fingere i suoi sentimenti e le sue intenzioni. Infatti l’uomo può fingere qualsiasi cosa, come, per esempio, l’amore verso Dio e l’obbedienza alla sua volontà, o l’amore per il prossimo o per la patria. D’altra parte la finzione può essere involontaria e ingannare lo stesso soggetto.

L’uomo è capace di ingannare gli altri e se stesso, e lo fa normalmente, consciamente o inconsciamente, se l’inganno gli porta benefici o lenisce le sue sofferenze.

E quel che è peggio, la mente (conscia o inconscia) difende l’inganno e l’autoinganno con la retorica e, se questa non basta, con la violenza verbale o fisica, contro tutto ciò e tutti coloro che possono svelarli.

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