Il sangue nella Marsigliese

Il sangue nella Marsigliese

Vista la tragedia di Nizza di ieri, che mi ha molto turbato, forse è di cattivo gusto proprio oggi leggere criticamente la Marsigliese, tuttavia mi sembra interessante farlo non come critica del popolo francese, ma della mentalità patriottica diffusa più o meno in tutto il mondo, anche nei paesi islamici, almeno fino a qualche decennio fa.

Si tratta di un canto di guerra per guerrieri (come del resto anche l’inno di Mameli) un modo efficace per dare ai soldati il coraggio di farsi ammazzare in prima linea in nome dell’amour sacré de la Patrie, un po’ come fanno i recrutatori di terroristi. Ho estratto alcuni versi che trovo piuttosto eloquenti in cui i nemici sono visti non come esseri umani ma come bestie feroci, sadici e impuri, che meritano risposte altrettanto feroci:

“Sentite nelle campagne muggire questi feroci soldati? Vengono fin nelle nostre (vostre) braccia a sgozzare i nostri (vostri) figli, le nostre (vostre) compagne! Alle armi, cittadini, formate i vostri battaglioni, marciamo, marciamo! (Marciate, marciate!)  Che un sangue impuro abbeveri i nostri solchi!”

In tempo di femminismo notare anche “i maschi richiami della libertà”.

Testo completo in francese e italiano in https://it.wikipedia.org/wiki/La_Marsigliese

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