Radio, televisione e giornali ci manipolano perché decidono cosa udiamo, vediamo e leggiamo, ci addestrano alla passività sensoriale e culturale, ci guidano e orientano, ci danno una visione della realtà semplicistica, riduttiva e tendenziosa e godono di prestigio, autorità e credibilità pari alla dimensioni delle loro audience.
Non ho citato il web perché è uno strumento attivo, che ci costringe a scegliere cosa vogliamo leggere, udire, vedere. Anche se
gli irriducibili trovano il modo di usarlo passivamente e, una volta scelto il canale, si prendono ciò che passa il convento.