Pregiudizi morali e intellettuali

Pregiudizi morali e intellettuali

Nel profondo della nostra psiche esistono pronomi come “io”, “tu”, “esso/essa”, “noi”, “voi”, “essi”, “gli altri”, “tutti/ognuno”, “nessuno”, “qualcuno” e giudizi morali come “buono”, “cattivo”, e giudizi intellettuali come “intelligente”, “stupido”. E’ impossibile non associare in modo più o meno stabile tali giudizi ai detti pronomi, perché ciò avviene inconsciamente e involontariamente. Ne consegue che ognuno di noi ha i suoi pregiudizi morali e intellettuali inconsci, che possono corrispondere più o meno alle nostre opinioni consapevoli.

Ecco alcuni esempi di giudizi/pregiudizi morali:

• io sono buono, tu sei cattivo
• io sono buono, gli altri sono cattivi
• noi siamo buoni, gli altri sono cattivi
• noi siamo buoni, voi siete cattivi
• siamo tutti ugualmente buoni/cattivi
• io sono migliore/peggiore di te
• io sono migliore/peggiore degli altri
• noi siamo migliori di voi
• ecc.

Sostituendo nella lista “buono” con “intelligente” e “cattivo” con “stupido” otteniamo una lista di esempi di giudizi/pregiudizi intellettuali.

Io credo che ognuno dovrebbe prendere coscienza della presenza di pregiudizi morali e intellettuali nella propria psiche e chiedersi quanto essi corrispondano alla realtà. In caso di divergenza, è raccomandabile una psicoterapia o auto-terapia per cercare di correggere quei pregiudizi che contrastano con la realtà.

Detto ciò, credo in realtà siamo tutti parzialmente buoni, parzialmente intelligenti, parzialmente cattivi e parzialmente stupidi, ma in misura diversa da persona a persona. Ma siccome misurare oggettivamente la bontà e l’intelligenza è impossibile, è giusto che ognuno valuti moralmente e intellettualmente se stesso e gli altri in modo soggettivo.

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