Primo Levi sulla filosofia

Primo Levi sulla filosofia

“…era snervante, nauseante ascoltare i discorsi sul problema dell’essere e del conoscere, quando tutto intorno a noi era mistero che premeva per svelarsi: il legno vetusto dei banchi, la sfera del sole di là dai vetri e dai tetti, il volo vano dei pappi nell’aria di giugno. Ecco, tutti i filosofi e tutti gli esercizi del mondo sarebbero stati capaci di costruire questo moscerino? No, e neppure di comprenderlo: questa era una vergogna e un abominio, bisognava trovare un’altra strada. Saremmo stati chimici, Enrico ed io. Avremmo dragato il ventre del mistero con le nostre forze, col nostro ingegno: avremmo stretto Proteo alla gola, avremmo troncato le sue metamorfosi inconcludenti, da Platone ad Agostino, da Agostino a Tommaso, da Tommaso ad Hegel, da Hegel a Croce. Lo avremmo costretto a parlare.” [Primo Levi, da “Il sistema periodico”]

Fonte: Cultura e metodo scientifico: prendere Proteo per la gola (articolo di Marco Furio Ferrario – http://stradeonline.it/scienza-e-razionalita/1858-cultura-e-metodo-scientifico-prendere-proteo-per-la-gola)

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