Il pensiero è pilotato inconsciamente dai sentimenti, ma questi non sono sempre buoni e sani. Perciò affidarsi solo al cuore può essere controproducente. Meglio che vi sia collaborazione e sorveglianza reciproca tra ragione e sentimenti. Tuttavia è difficile che la ragione, essendo al servizio dei sentimenti, possa a sua volta controllarli. Tra essa ed essi c’è sempre una certa inconscia complicità. Così la ragione viene a volte deformata o mutilata per compiacere i sentimenti, e questi usati per giustificare qualsiasi irrazionalità e perfino crimini. Per uscire da questo circolo vizioso conviene cercare di capire le ragioni degli altri.