Modi di ragionare e di non ragionare

Modi di ragionare e di non ragionare

Recentemente ho avuto uno scambio di idee su Facebook con una persona a me sconosciuta, a proposito del Green Pass anticovid. Il dialogo (se così si può chiamare) che ne è uscito è per me allarmante in quanto getta una tragica luce sul modo in cui certe persone ragionano e non ragionano. Ho deciso di trascriverlo e pubblicarlo qui sotto, come documento di psicologia.

[Post inziale del “dialogo”]

C. M.

“Tutti malati fino a prova contraria” è un ragionamento suicida!

Rende tutti deboli!

Per vivere non serve nessuna patente.

Per essere una persona responsabile nemmeno!

Il green pass oltre ad essere discriminatorio è un ricatto alla sussistenza e di conseguenza una minaccia alla vita stessa!

Se per stare al mondo servirà un certificato di idoneità che fine farà chi non sarà considerato idoneo?

E poi chi ha il diritto di stabilire i parametri di idoneità alla vita?

La scienza?

La scienza per definizione deve essere neutrale e non interferire con la realtà e la politica.

Il potere che usa la scienza invece abbiamo già visto il secolo scorso cosa è stato capace di fare!

Anche l’eugenetica nazista é scienza ma è immorale in mano al potere che la usa sulle persone!

Invece la stessa eugenetica è utile alla selezionare di bestiame a scopo alimentare!

Grazie alla selezione genetica dei polli più adatti alle esigenze alimentari di massa possiamo tutti mangiare carne buon mercato!

Chi vuol vivere come un pollo da allevamento, con tanto di codice aziendale è libero di farlo. Sarà sicuramente idoneo al mercato della carne!

Ognuno è libero di fare libero di fare ciò che vuole della propria vita, ma non può permettersi di interferire con la vita altrui!

Chi ama vivere nella paura non deve mai limitare chi ama vivere pienamente!

Chi vive nella paura è vivo solo per metà!

Non si può permettere alla paura di mettere le sue radici anche in persone piene di vita!

Per paura di morire si finisce di morire di paura.

È giusto che le persone più sane e forti proteggano e tutelino le persone più fragili ma è una follia limitare i forti per renderli impotenti come i deboli.

Il green pass oltre a discriminare infatti priva l’essere umano della libertà individuale e lo rende un mansueto animale d’allevamento prevedibile, debole, facile da gestire e ricattare.

Chi si occuperà dei deboli poi?

Siamo sicuri che chi allevi polli sia interessato al loro bene?

Sono gli esseri umani autentici e liberi a doversi occupare dei più deboli non i polli!

Io non voglio essere un pollo e voi?

#nogreenpass #nonsiamopolli

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Bruno Cancellieri

Un esempio di assenza di senso della misura.

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C. M.

Il tuo commento invece è un esempio di ambiguità, sviluppa il concetto, il gruppo si chiama conduco un dialogo

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Bruno Cancellieri

C. M., per “senso della misura” intendo l’attitudine a ponderare le cose che si affermano, cioè a dare ad esse un certo peso, una certa importanza, che non dovrebbe essere mai assoluta, ma relativa ad altre importanze. In altre parole si tratta di porre sulla bilancia della ragione, in un piatto i vantaggi e gli svantaggi di una cosa; nell’altro piatto i vantaggi e gli svantaggi di una cosa alternativa, o opposta.

Nel tuo discorso non ho trovato alcuna ponderazione, alcuna misura. Il green pass comporta ovviamente non solo svantaggi (che sono evidenti, e a mio avviso non gravi) ma anche vantaggi (a cui non hai fatto alcun riferimento), e nella tua narrazione non hai ponderato né gli uni né gli altri. inoltre hai dipinto gli svantaggi del green pass come asolutamente gravi, accostandoli a quelli dell’eugenetica nazista e degli allevamenti intensivi di pollame, assimilando l’accettazione del green pass all’accettazione di una vita da polli di allevamenteo.

Insomma hai estremizzato i termini della questione, e omesso qualsiasi considerazione a favore del green pass, come un avvocato che non dice nulla a favore della parte avversa e nulla a sfavore della parte che difende. Per concludere, hai dimostrato di non avere il senso della misura in generale, oppure di aver dimenticato di usarlo nel discorso in oggetto.

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C. M.

Bruno Cancellieri Parlo della libertà di ognuno di scegliere da che parte stare, non serve senso della misura se è in gioco la libera scelta.

E ognuno in un dibattito è libero di manifestare chiaramente e senza mezzi termini la propria posizione in merito ad un argomento.

Lo scopo del post non è divulgativo o propagandistico, quindi non serve considerare anche la controparte.

Il post è uno spunto di partenza per un dialogo socratico.

La controparte la farà chiunque accetterà la sfida al dialogo.

Il mio post non è un monologo, è una domanda aperta che vuole stimolare una riflessione.

Per fortuna ancora esiste libertà di pensiero.

Il mondo è bello perché è vario.

Ognuno riesce a vedere fin dove la propria intelligenza e sensibilità può portarlo.

Inoltre senso della misura e senso della realtà sono due cose diverse.

Qui quello a non rendersi conto di ciò che sta succedendo sei tu.

Il green pass è palesemente uno strumento ricattatorio la cui logica funzionalità sfiora il paradosso.

Non c’è alcuna logica in questo strumento ricattatorio.

Se qualcosa è palesemente nera io non dirò che è grigia solo per “senso della misura” nei confronti degli allucinati.

La ricerca della verità non è sempre qualcosa di politicamente corretto.

A volte la politica commette abominii ed è dovere di chiunque li noti farli notare.

Nessun regime dittatoriale è iniziato con estremismi palesi.

Inizialmente erano tutti moderatamente nazisti.

Inizialmente l’insorgere di un regime dittatoriale è sempre stato favorito e acclamato dalla massa “benpensante”.

Se vuoi partecipare seriamente a questo dialogo, impegnati a rappresentare l’antitesi alla mia tesi, altrimenti il tuo misurare risulta oltre che fastidioso e polemico estremamente autoreferenziale e retorico.

Ti ricordo inoltre che le metafore, non sono contestabili come contenuto in sé, devi guardare alla sostanza non alla forma.

Il dialogo costruttivo non guarda al senso estetico dell’interlocutore.

Se una.metafora ti sembra forte significa che ha raggiunto il suo scopo, evita di fermarti alla metafora antipatica e guarda dove ti “duole”:

Lì si trova il contenuto

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Bruno Cancellieri

C. M., prima di tutto ti segnalo che dire a qualcuno “Qui quello a non rendersi conto di ciò che sta succedendo sei tu.” è offensivo e molto poco socratico, cioè non facilita un dialogo costruttivo.

Secondo, visto che mi hai chiesto di esporre un’antitesi alla tua tesi, ti rispondo dicendo che hai fatto una lunga serie di affermazioni arbitrarie, infondate, smisurate, e non ho voglia di dedicare a questo dialogo più di dieci minuti per confutarle, anche perché se non riconosci l’importanza del senso della misura sarebbe tempo sprecato, dato che la mia antitesi è basata sulla ponderazione dei vantaggi e degli svantaggi delle varie opzioni.

Mi limito perciò a dirti che secondo me il green pass serve ad ottenere risultati positivi come la riduzione dei contagi e l’incentivazione delle vaccinazioni, che allo stato attuale delle nostre conoscenze costituiscono l’arma più efficace per evitare una diffusione incontrollata del covid.

Salvare migliaia di vite umane ed evitare gravi problemi di salute a molte persone e il sovraccarico delle strutture ospedaliere mi sembra che valga molto più che una limitata limitazione della libertà individuale, facilmente evitabile vaccinandosi. 

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C. M.

Quello che è offensivo è il tuo primo commento al mio post.

Denota arroganza e chiusura al dialogo arrivando a conclusioni soggettive e arbitrarie.

Il tuo intento non è mai stato quello di dialogare.

Anche dalla tua ultima risposta è evidente la chiusura, e una persona che entra a far parte con arroganza ad un dibattito oltre ad iniziare col piede sbagliato conclude con la resa, dimostrando incapacità di argomentazioni valide.

Un dialogo non si basa su opinioni ma su deduzioni logiche.

Commenti affermi dicendo”secondo me il green pass…” Stai opinando non dimostrando.

Se sostieni una tesi devi essere convinto di ciò che affermi senza ambiguità nella presa di posizione!

Non posso continuare a sviluppare la mia tesi a chi mi contrappone opinioni prese in prestito senza alcuna convinzione!

Il tuo senso della misura in questo caso ottiene solo l’effetto di creare ambiguità.

Se sei confuso e incapace di prendere posizione, taci e non lanciare sassi solo per attirare l’attenzione.

Dialogare non è ciò che vedi nei talk show televisivi!

Dialogare realmente implica conoscere come minimo l’ABC della logica razionale.

Tu lanci un sasso e ti tiri indietro senza neanche avere il coraggio di assumerti la responsabilità di ciò che implica la tua azione.

Mi spiace ma sono io a non avere intenzione di sprecare ulteriormente tempo con i codardi.

Buona vita

[fine del “dialogo”]

2 commenti

  1. Umberto micciarelli

    Molto di questo atteggiamento mentale è dovuto, secondo me, alle modificazioni continue che l’odierna società consumista apporta nell’individuo.
    C’è l’individuo con i suoi legittimi bisogni da soddisfare. La pubblicità forma la pretesa di ognuno accontentando i suoi desideri ed aumentandoli in numeo e distribuendoli come attestati di immagine finalmente congrua nell’ambiente sociale: grintosa, autonoma, piena di possibilità da poter realizzare.
    Il gruppo non esiste. Anzi ci si distingue dal gruppo dei ” perdenti” che non hanno ” fame” e si vogliono ” sedere”.
    Non c’è limite alla pretesa personale in uno stato self service.

  2. Elisabetta Leonelli

    Mi sembra ormai inutile perdita di tempo discutere con i novax.
    Esempio:
    Il vaccino diminuisce le energie fisiche.
    Rispondo che gli atleti olimpici italiani hanno vinto numerosissime medaglie e sono stati tutti vaccinati.
    Novax con aria furba: hanno fatto iniezioni senza vaccino solo per propaganda, in realtà era soltanto soluzione fisiologica.

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