In ciascun individuo esiste uno schema mentale (più o meno diverso da persona a persona) all’interno del quale si esercita il pensiero e la volontà dell’individuo stesso. Tale schema consiste in un repertorio di valutazioni e di rapporti causa-effetto di validità generale.
Le valutazioni rispondono a domande come: cosa è bello e cosa è brutto, cosa utile e cosa inutile, nocivo e innocuo, comprensibile e incomprensibile, interessante e noioso, morale e immorale, opportuno e inopportuno, facile e difficile, amabile e fastidioso, desiderabile e indesiderabile, serio e ridicolo, chiaro e oscuro, certo e incerto, giusto e ingiusto, possibile e impossibile, tollerabile e intollerabile, obbligatorio e libero, ammirevole e spregevole, esistente e inesistente, vincente e perdente ecc.
I rapporti causa-effetto rispondono a domande come: quali sono le conseguenze prevedibili se avviene un evento di un certo tipo?
Fare della metainterazione da parte di un individuo X rispetto ad un individuo Y significa, per X porre le seguenti domande a se stesso e/o a Y:
1) quale conoscenza ho dello schema mentale di Y?
In base alla conoscenza reale o presunta che ho dello schema mentale di Y:
2) con quale ruolo e requisiti io posso posizionarmi nello schema mentale di Y ed interagire con Y?
3) con quale ruolo e requisiti Y può posizionarsi nel mio schema mentale ed interagire con me?