Cosa ci preoccupa

Cosa ci preoccupa

Il motivo più diffuso di preoccupazione, di angoscia e di stress mentale per noi umani è costituito dall’atteggiamento degli altri nei nostri confronti. Infatti, essendo interdipendenti, è per noi indispensabile (questione di vita o di morte) che gli altri abbiano verso di noi un atteggiamento sufficientemente cooperativo e non troppo ostile o aggressivo. Di conseguenza il nostro comportamento conscio e inconscio, volontario e involontario, è costantemente diretto a tale fine.

Per tale motivo, in ogni momento, abbiamo bisogno di conoscere la nostra “situazione sociale”, ovvero quali siano i livelli di cooperazione e di ostilità degli altri nei nostri confronti, allo scopo di adeguare il nostro comportamento per migliorare tali livelli, o per evitare che peggiorino.

In tal senso la nostra “intelligence” conscia e inconscia si pone domande come le seguenti: cosa pensano gli altri di me? Come mi giudicano? Quanto io sono attraente per loro? Quanto io sono per loro repellente? Quanto io sono importante per loro? Quanto mi temono? Quanto mi stimano? Quale status mi attribuiscono? Quali appartenenze mi attribuiscono? Come mi classificano? Quanto mi approvano? Quanto mi disapprovano? Quanto desiderano interagire con me? Quanto desiderano cooperare con me? Quanto desiderano il mio bene? Quanto desiderano la mia rovina? Quanto mi amano? Quanto mi odiano? Quanto sono sinceri e quanto falsi con me? In che modo i loro progetti mi possono danneggiare o favorire? In cosa siamo in competizione? Che potere hanno su di me? Che potere ho su di loro? Ecc. ecc.

Tutte queste domande sono per lo più inconsce, tuttavia sappiamo che l’inconscio suscita emozioni e sentimenti che determinano il nostro comportamento sia quando siamo soli che quando siamo in presenza degli altri.

Suppongo inoltre che i neuroni specchio abbiano un ruolo importante nel rispondere inconsciamente a tali domande.

Per quanto sopra, abbiamo tutto l’interesse di rendere consce le nostre preoccupazioni inconsce. Solo così possiamo trasformare un’angoscia di origine sconosciuta in un esame consapevole della nostra situazione sociale, ed elaborare razionalmente la nostra strategia sociale tenendo conto dei nostri bisogni e di quelli altrui.

Vedi anche Domande sui rapporti interpersonali.

 

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