Blog di Bruno Cancellieri
 
Perché i botti di capodanno

Perché i botti di capodanno

Tento di dare la mia spiegazione del fenomeno dei botti di Capodanno, che secondo me è molteplice.

Innanzitutto è una cosa che molti fanno semplicemente perché è tradizione, senza conoscerne l’origine e senza che essa abbia (ancora) un senso. Qualunque azione fatta insieme ad altri e come la fanno gli altri costituisce (in questo caso inconsciamente) un rituale di appartenenza ad un gruppo sociale. Non importa la forma del rituale in sé, quello che conta è la simultaneità e la conformità degli atti rispetto a quelli altrui. Quindi lo scopo dei botti, come pure quello dell’albero di Natale, sarebbe di confermare la propria appartenenza al gruppo, o a una certa “umanità”, soddisfacendo, almeno provvisoriamente, il proprio bisogno di appartenenza e integrazione sociale, uno dei bisogni più potenti dell’essere umano.

In secondo luogo, i “botti” sono espressione di virilità, potenza, aggressività, temibilità. Sparando ci si sente più potenti, come quando si guida un’auto o moto di grossa cilindrata. I botti soddisfano quindi, in modo illusorio, il bisogno di potenza e di competitività, altro bisogno importante dell’essere umano, ma anche di molti animali, che urlano o si battono il petto o scalciano per far capire agli eventuali rivali di essere più forti di loro.

Probabilmente ci sono altri meccanismi e spiegazioni possibili che ora non mi vengono in mente.

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