Il benessere psichico, ovvero la soddisfazione dei bisogni, di un essere umano dipende soprattutto dalla qualità dei suoi rapporti con gli altri, e più esattamente da ciò che io chiamo “armonia di ruoli”. Con questo termine intendo la compatibilità e il vantaggio reciproco di una una certa definizione e assegnazione di ruoli o funzioni sociali tra una persona e quelle con cui interagisce.
Si ha armonia di ruoli tra due persone quando ciascuna accetta i ruoli assunti dall’altra e ne è soddisfatta. Si ha disarmonia, o dissonanza, di ruoli tra due persone quando una non accetta i ruoli assunti dall’altra a causa di incompatibilità o conflitti di interessi, o ne è insoddisfatto a causa della mancata attuazione delle caratteristiche di tali ruoli perché i ruoli assunti da una persona non corrispondono alle sue reali intenzioni o la persona non ha la capacità di attuarli in modo soddisfacente.
Prendiamo ad esempio i ruoli complementari insegnante / allievo. Si ha armonia di ruoli quando l’allievo è soddisfatto dell’insegnante e l’insegnate dell’allievo. Si ha disarmonia quando l’insegnante non ha veramente voglia di insegnare, non è in grado di farlo come richiesto o ritiene l’allievo demotivato o incapace di imparare, oppure quando l’allievo non ha veramente voglia di imparare, non è abbastanza intelligente per capire l’insegnamento ricevuto o ritiene l’insegnante incompetente o incapace di insegnare.
Prendiamo come altro esempio i ruoli simmetrici socio / socio. Si ha armonia di ruoli quando ciascun socio è soddisfatto del contributo dell’altro all’associazione. Si ha disarmonia quando un socio non ha veramente voglia di contribuire all’associazione, non è in grado di farlo come richiesto o ritiene l’altro socio demotivato o incapace di contribuire all’associazione come richiesto.