Rinunciare alla competizione significa scegliere di vivere come eremiti o come servi. Io credo che la competizione non debba essere eliminata, ma demimistificata, svelata, regolata, limitata, arbitrata, gestita con intelligenza ed empatia, insieme con la cooperazione, la selezione (che implica una certa competizione) e l’imitazione, le quattro motivazioni sociali fondamentali.