Dio e l’Altro generalizzato

Dio e l’Altro generalizzato

Trovo geniale e inquietante l’idea che vi sia una divinità, uno spirito, o un agente mentale, che costantemente ci osserva, ci giudica, ci invia segnali, e ci premia e ci castiga nel presente e/o in un futuro indeterminato, controllandoci mediante la generazione di emozioni e sentimenti piavevoli o dolorosi.

Questa idea, declinata secondo le diverse religioni, filosofie, psicologie e credenze, influenza pesantemente l’autogoverno individuale e i rapporti sociali.

A mio avviso, l’entità onnipotente, onniscente e onnipresente che ci controlla costantemente è l'”Altro generalizzato”, un agente mentale, teorizzato da George Herbert Mead, che rappresenta gli “altri”, cioè tutte le persone con cui abbiamo interagito o potremmo interagire. Un agente costituitosi in forme diverse nella psiche di ciascuno a seguito delle proprie esperienze sociali.

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