Se agli altri piace una cosa che a me non piace, o se a me piace una cosa che agli altri non piace, c’è un problema, perché la convivenza pacifica e la cooperazione richiedono una condivisione di valori, di gusti, e di interessi.
Cosa fare in quei casi? Potrei cercare di immaginare che ciò che piace agli altri piaccia anche a me, e che ciò che non piace agli altri non piaccia nemmeno a me.
Questo esercizio potrebbe facilitare la comprensione e la tolleranza reciproca.
C’è una soglia critica, oltre la quale non vado, per cui mi rassegno ad essere discorde anche radicalmente con gli altri. In fondo la comprensione e la tolleranza non sono valori “strategici” anzi, mi sanno tanto di compromesso, inaffidabilità e ipocrisia. Meglio la diseguaglianza chiara e il conflitto dialettico e argomentato di valori e posizioni, che peraltro io ritengo caratteristiche intrinseche e apodittiche per tutti noi.