Blog di Bruno Cancellieri (parte 1)
 
Sulla razionalizzazione delle reazioni emotive

Sulla razionalizzazione delle reazioni emotive

Nella comunicazione tra due persone, ognuna reagisce alle espressioni, cioè ai messaggi volontari e involontari, dell’altra. Prima che la reazione diventi cognitiva, ovvero razionale, essa è emotiva, e si può ridurre ad un piacere o un dolore, ovvero a una attrazione o una repulsione più o meno grandi.

La persona reagente cerca poi di giustificare razionalmente, cioè di razionalizzare, di spiegare razionalmente, la reazione emotiva.

Nel caso in cui la reazione emotiva è gradevole, la razionalizzazione è del tipo: sono d’accordo, condivido, comprendo, accetto, ci credo ecc.. Nel caso in cui la reazione emotiva è sgradevole, la razionalizzazione è del tipo: non sono d’accordo, non condivido, non comprendo, non accetto, non ci credo ecc..

Successivamente vengono cercati argomenti logici a sostegno della propria razionalizzazione, argomenti che sono spesso affetti da bias cognitivo.

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