Quando ascoltiamo o leggiamo un messaggio, un articolo o una pagina di un libro, ciò che prendiamo in considerazione sono solo le parti che ci interessano, che non ci annoiano, che hanno un significato per noi, che rispondono alle nostre domande, che sono coerenti con la nostra visione del mondo, ovvero con la nostra mappa della realtà, e le parti che ci allarmano in quanto le percepiamo come una minaccia alla nostra integrità psichica e alla nostra dignità sociale.
Tutto il resto viene automaticamente filtrato e non memorizzato dal nostro cervello, nemmeno per un breve tempo, come se non esistesse. Questo vale anche per le eventuali domande presenti in un messaggio, che possono essere semplicemente ignorate, o ad esse viene risposto in modo non pertinente o evasivo.
Perciò, quando diciamo o scriviamo qualcosa a qualcuno, non illudiamoci che tutto ciò che diciamo o scriviamo verrà preso in considerazione. Alcuni psicologi chiamano questo fenomeno “attenzione selettiva”.