Ogni umano è circondato da altri umani, e verso ciascuno di essi egli prova sentimenti di attrazione, indifferenza o repulsione più o meno intensi e variabili.
L’attrazione può essere dovuta alla presunta utilità della persona-oggetto, cioè alla sua capacità di soddisfare i desideri del soggetto.
La repulsione può essere dovuta alla presunta nocività della persona-oggetto, cioè alla sua capacità di impedire la soddisfazione dei desideri del soggetto, o di danneggiarlo.
L’indifferenza può essere dovuta alla presunta inutilità e innocuità della persona-oggetto rispetto ai desideri del soggetto.
Una persona può essere per un’altra oggetto di sentimenti ambivalenti, cioè di attrazione e repulsione allo stesso tempo.