Io coscienza
Invece di dire semplicemente “io” (intendendo la totalità della propria persona) faremmo bene in molti casi a dire “io coscienza”, intendendo sola la parte cosciente della propria persona.
Invece di dire semplicemente “io” (intendendo la totalità della propria persona) faremmo bene in molti casi a dire “io coscienza”, intendendo sola la parte cosciente della propria persona.
Gli animali hanno un vantaggio sugli umani: le loro coscienze non sono manipolabili dai loro simili.
Una meditazione comporta una manipolazione della propria coscienza.
Una persona può indurre un’altra a manipolare la propria coscienza nell’interesse, della prima, della seconda o di entrambe.
Se fosse possibile manipolare la propria coscienza, potremmo provare piacere a volontà.
La vita di una persona dipende molto dalla direzione verso cui è rivolta la propria coscienza momento per momento. Infatti la coscienza è direzionale, relazionale, oggettuale. In altre parole, si è coscienti sempre di qualcosa, …
Il rapporto tra due personae A e B è di buona qualità nella misura in cui la coscienza di A è cosciente della coscienza di B e delle diversità tra di esse, e viceversa.
Io (cioè la mia coscienza) sono cosciente di me stesso e degli altri. Gli altri (cioè le coscienze altrui) sono coscienti di se stessi e degli altri, me compreso.
La coscienza è sempre relazionale, nel senso che ciò di cui siamo coscienti consiste in relazioni e interazioni tra oggetti e/o tra noi e qualche oggetto, materiale o immateriale. Tali relazioni e interazioni possono essere …
L’interazione tra due persone consiste in due interazioni simultanee: una tra i loro inconsci e una tra le loro coscienze. Tali interazioni seguono logiche diverse, ma interconnesse.
Una coscienza superiore è cosciente dei propri limiti e delle proprie risorse, dei propri poteri e della propria impotenza.