A che serve l’io cosciente
L’io cosciente serve ad arbitrare i conflitti tra bisogni quando nessuno di essi riesce a prevalere in modo automatico.
L’io cosciente serve ad arbitrare i conflitti tra bisogni quando nessuno di essi riesce a prevalere in modo automatico.
Ogni motivazione è finalizzata alla soddisfazione di una motivazione di livello superiore.
Momento per momento, un certo numero di cose nel mio corpo e nella mia mente inconscia decidono il mio stato d’animo, il mio umore, il mio grado di felicità, i miei sentimenti, i miei desideri, …
Anche ciò che non ci piace o che ci disturba ha un perché, ovvero un senso, una causa o uno scopo, tranne ciò che è casuale.
Quando cominci ad avere dubbi sull’opportunità di andare dove stai andando, o sulla correttezza della direzione che hai preso, fermati e non ripartire finché i dubbi non saranno svaniti.
Tutto ciò che un essere umano fa ha uno o più motivi, anche se non riusciamo a comprenderli, anche se nemmeno chi agisce li comprende, anche se sono nocivi per la propria persona.
Il piacere e il dolore e le loro anticipazioni, cioè l’attrazione e la repulsione, formano i nostri pensieri, le nostre motivazioni e i nostri interessi.
Ogni essere umano ha certi interessi (bisogni, desideri, pulsioni, volontà, piani, progetti, strategie, motivazioni ecc.). Immaginiamo di avere a disposizione un grafico in cui si mostrano le concordanze e le discordanze di interessi per ogni …
Un’entità (cosa, persona, idea ecc.) può essere percepita (consciamente o inconsciamente) come soggetto e/o oggetto di bisogni, cioè come qualcosa che ha bisogni propri e/o che può soddisfare bisogni altrui.
Ognuno vorrebbe dominare gli altri, ma i più rimuovono questo desiderio dalla coscienza.
Ogni umano cerca di ottenere da ogni altro, nella misura del possibile: rispetto, attenzione, stima, ammirazione, approvazione, attrazione, fascinazione, interesse, empatia, compassione, credito, fiducia, ragione, concordia, alleanza, solidarietà, aiuto, sostegno, collaborazione, cooperazione, devozione, soggezione, legame, …
Il bianco e il nero hanno qualcosa in comune: sono entrambi tonalità di grigio. Qualcuno preferisce il bianco, qualcuno il nero, qualcuno una delle infinite tonalità intermedie.
Possiamo capire solo in parte le logiche per cui facciamo ciò che facciamo (e non facciamo ciò che non facciamo) e le relative conseguenze. Perché tali logiche sono per lo più inconsce.
Solo quando il grado di un disturbo supera una certa soglia si innesca la motivazione ad eliminare le cause.
Ciò che trovo interessante nei resoconti storici è l’umanità delle persone di allora, è scoprire in loro gli stessi bisogni e desideri delle persone attuali, sebbene in forme e modi diversi, data la differenza delle …
Quando si parla di morale, di sentimenti e di motivazioni, io non credo a ciò che la maggior parte della gente dice, anche se molti sono in buona fede (nel senso che ingannano se stessi …