Per risolvere efficacemente un problema difficile, ritengo utile considerarlo come una serie di problemi interconnessi, da indagare con un approccio sistemico, socio-ecologico e complesso.
In primo luogo, è necessario rilevare le cause, gli effetti e le relazioni di causa-effetto che caratterizzano il problema da risolvere, esaminando i comportamenti di tutte le parti che interagiscono nel sistema in cui il problema si manifesta. Vale a dire che occorre indagare i meccanismi per cui il sistema (nel suo insieme) risponde in modi indesiderati o insoddisfacenti a certe cause, ovvero a certi eventi.
In secondo luogo, è necessario concepire uno o più cambiamenti nel sistema, tali da evitare e/o modificare le cause dei problemi oppure da inibire o modificare i meccanismi di risposta del sistema alle cause stesse. I cambiamenti devono tuttavia essere compatibili con la struttura delle parti del sistema che ne sono affette.
In terzo luogo, è necessario realizzare effettivamente i cambiamenti concepiti, superando eventuali resistenze al cambiamento da parte di una o più parti del sistema. Il superamento delle resistenze è particolarmente importante nei sistemi viventi. Infatti gli organismi e i loro organi hanno un istinto di autoconservazione che normalmente si oppone ad ogni tentativo di modifica della propria struttura, istinto che li induce a rigettare ogni inserimento di componenti estranee o eterogenee.
È ovvio che i problemi non saranno risolti (o potranno persino aggravarsi) se i cambiamenti risolutivi non sono realizzabili, sono insufficienti o controproducenti, oppure se l’analisi delle cause e/o dei meccanismi di risposta del sistema è errata o insufficiente.
Gli errori più comuni che facciamo nell’affrontare i problemi sono, da una parte, non usare un approccio sistemico e socio-ecologico, dall’altra, sottovalutare la complessità dei problemi e dei sistemi in questione.
Infatti a volte ignoriamo alcune delle parti e alcuni dei meccanismi in gioco nel sistema. Inoltre, spesso trascuriamo il fatto che ogni causa è conseguenza di un’altra causa (più o meno nota), e non consideriamo che la risposta di un sistema ad una certa causa può retroagire sulla causa stessa, modificandola e rendendo la soluzione inefficace. Per esempio, è ciò che avviene con l’uso di antibiotici che causano mutazioni negli agenti patogeni tali da renderli immuni agli antibiotici stessi.
Una volta definito correttamente il problema, prima di cominciare ad ipotizzare soluzioni, è utile porsi una serie di domande le cui risposte possono indicare in quali direzioni cercare le soluzioni stesse.
Concludendo, è difficile risolvere un problema che non sia stato indagato e compreso in modo esauriente.