Io credo che sarebbe meglio assumere, come principio etico, volere il piacere altrui piuttosto che il bene altrui, dato che il concetto di “bene” è molto più astratto e più vago del concetto di “piacere”.
Infatti, tutti sanno cosa sia il piacere, perché è una cosa che si prova, ed è forse, con il dolore, l’unica cosa certa, reale e concreta che esista. Tutto il resto potrebbe essere illusorio.
Propongo quindi, come principio etico, in sostituzione di “fare il bene e non fare il male”, “dare piacere e non dare dolore”, o se si preferisce, “causare piacere e non causare dolore”, agli altri e a se stessi.
Tale principio etico, che potremmo qualificare come “edonista” è molto più facile da applicare e da valutare, per cui potrebbe costituire un progresso per l’umanità.
Quindi, invece di chiederci “sto facendo del bene/male a questa persona”? dovremmo chiederci “sto dando piacere/dolore a questa persona”?
D’altra parte, se una persona non si trova in stato di bisogno materiale, è difficile farle del bene, mentre è sempre possibile darle piacere. Il piacere, infatti, è sempre ricevibile e valevole, anche da chi è ricco e potente.
Per concludere, se ognuno volesse il piacere altrui oltre che il proprio, la vita umana sarebbe in generale molto più gradevole.