La nostra società ci induce a nascondere o a dissimulare le nostre frustrazioni, e a vergognarci di esse. Infatti le persone che esprimono bisogni insoddisfatti sono generalmente percepite come meno attraenti e meno competitive di quelle che appaiono soddisfatte.
Così, alla frustrazione di un bisogno si aggiunge l’ulteriore frustrazione di non poter esprimere la frustrazione stessa.
Ne consegue che, a forza di nasconderle e dissimularle, dimentichiamo (cioè rimuoviamo nell’inconscio) entrambe le frustrazioni.
Questa rimozione ci rende meno capaci di soddisfare i relativi bisogni perché riduce la motivazione razionale ed emotiva in tal senso.
Allora le frustrazioni si cronicizzano causando disturbi psichici e psicosomatici difficilmente curabili senza un’adeguata psicoterapia. Questa dovrà cercare di fare riemergere i bisogni insoddisfatti attraverso il superamento della vergogna della loro frustrazione.