Platone credeva che le forme reali fossero copie imperfette di forme ideali che risiedono in un altro mondo, che lui chiamava Iperuranio.
La matematica e i computer ci dimostrano che non c’è bisogno di immaginare un altro mondo per spiegare le forme di questo mondo. Le forme reali sono infatti il risultato di formule matematiche e di algoritmi programmabili, mentali o informatici, che permettono di costruire forme e di misurarne il livello di perfezione.
Insomma, le forme reali sono il risultato di formule concepite da esseri umani ed eseguibili da persone e/o da computer, non copie più o meno perfette di entità sovrannaturali.
Matematica e cibernetica hanno dimostrato il carattere illusorio dell’idealismo e la sua falsità come spiegazione della realtà. In altre parole, le “idee” sono reali e risiedono nel mondo fisico e nelle menti umane in quanto informazioni.