Sia l’Antico che il Nuovo testamento contengono affermazioni sagge e altre stolte, verità e falsità, dolcezze e orrori. L’errore è pensare che questi testi siano completamente buoni o completamente cattivi, completamente veri o completamente falsi, completamente giusti o completamente sbagliati. L’importante è saper distinguere cosa c’è di buono, cosa di cattivo e cosa di irrilevante; cosa di giusto e cosa di sbagliato, ovvero di ingiusto. Ma purtroppo il sacro non si può mettere in discussione, non si può criticare, non si può esaminare razionalmente, richiede la “fede”, e allora si prende per buono anche ciò che è cattivo, si finisce per giustificare cose sbagliate, per “interpretare” in senso positivo anche ciò che è negativo.