Per me l’aspetto più sorprendente del Cristianesimo è l’ignoranza, da parte della maggior parte degli attuali cristiani, del fondamento di questa religione, cioè del sacrificio del figlio di Dio, voluto dal padre per placare la sua ira verso l’umanità colpevole di avergli disobbedito (con Adamo ed Eva). Solo grazie a quel sacrificio Dio ha riaperto le porte del paradiso a coloro che si sono pentiti del peccato originale e di eventuali peccati successivi.
Insomma, una religione fondata sul sacrificio umano preteso da un Dio sanguinario, che ama solo chi gli obbedisce ciecamente, anche a costo di sacrificare un suo figlio, come era pronto a fare Abramo. La croce cristiana è dunque il simbolo di un atroce sacrificio voluto da Dio stesso, uno strumento di tortura e di morte.
Gesù è dunque il “salvatore” dell’umanità, nel senso che ci ha salvati dalla malvagità di Dio, non certo da quella degli uomini.