Il lato oscuro dell’empatia è la tendenza ad imitare i sentimenti di attrazione e di repulsione delle persone nei confronti delle quali si prova empatia.
In altre parole, tendiamo ad imitare i desideri delle persone per cui proviamo empatia, cioè ad amare ciò che esse amano, a odiare ciò che esse odiano, ad apprezzare ciò che esse apprezzano, a disprezzare ciò che esse disprezzano, e questo vale sia per i sentimenti verso le cose che verso terze persone.
A causa di questa tendenza, l’empatia può essere molto dannosa, in quanto può costituire un efficace mezzo di propagazione di sentimenti negativi, come l’odio o il disprezzo verso certe categorie di persone.
In tal senso, a mio avviso il razzismo è conseguenza dell’empatia, come pure il “desiderio mimetico” teorizzato da René Girard.
Infatti ritengo che il fenomeno dell’imitazione non sia solo volontario, ma ancor più spesso involontario. Intendo dire che tendiamo naturalmente, istintivamente, a copiare i comportamenti e i sentimenti dei nostri simili, e più precisamente, di coloro che consideriamo nostri simili.