Dalla lettera di un anormale ai normali: “Conosco verità importanti per voi e su di voi, che voi non conoscete, ma non ve le dirò, sia perché non siete in grado di capirle, sia perché susciterebbero in voi ostilità contro di me. E non vi dirò nemmeno in quali cose sono diverso da voi, perché la mia diversità vi angoscerebbe e disgusterebbe, e sarebbe da voi percepita come una minaccia. Fingerò quindi di essere come voi, di pensare come voi, di avere gli stessi vostri valori, la stessa morale, gli stessi gusti, gli stessi pensieri, le stesse motivazioni, gli stessi piaceri, le stesse paure, gli stessi pregiudizi, gli stessi limiti e le stesse rassegnazioni. In questo modo possiamo convivere pacificamente, produttivamente e amichevolmente, perché io ho bisogno di voi come voi avete bisogno di me.”