A mio parere, noi umani siamo interdipendenti non solo economicamente, ma anche e soprattutto psicologicamente. Perché altri umani ci hanno insegnato a pensare, a comunicare, a ragionare, a sragionare, a mentire, il bene, il male, il bello, il brutto, il vero, il falso, i diritti, i doveri, gli obblighi, i divieti, il giusto, l’ingiusto ecc.
“Naturalmente” (cioè come prescritto nella e dalla nostra natura biologica), anche ognuno di noi insegna qualcosa agli altri, specialmente ai più giovani, ai più deboli, ai più bisognosi, ai più sprovveduti, ai più sciocchi e ai più malleabili.
Con il crescere dell’età è sempre più difficile apprendere e ancora di più disapprendere.
René Girard ci dice che l’apprendimento psicologico (ovvero “culturale”) avviene per un processo automatico di imitazione caratteristico della nostra specie. Se ciò è vero, come suppongo, probabilmente i neuroni specchio hanno un ruolo fondamentale in tale processo.
La nostra interdipendenza psicologica era già stata osservata e descritta da George H. Mead, da cui abbiamo appreso che la psiche è una costruzione sociale,. In altre parole, essa non potrebbe formarsi né svilupparsi al di fuori di un contesto sociale (reale o immaginario).