La maggior parte delle persone ragionano in modo sbagliato (per esempio nelle questioni politiche, religiose, etiche ecc.) perché non hanno la capacità di capirlo, e anche se qualcuno spiega loro perché sbagliano, restano convinte di avere ragione. Questa è la norma, con poche eccezioni.
Ciò è dovuto al fenomeno del bias cognitivo e della resistenza della psiche al cambiamento. Da ciò derivano conflitti, guerre, incomunicabilità e la difficoltà di collaborare per la soddisfazione dei bisogni e di convivere pacificamente.