Il libero arbitrio consiste, secondo me, nel potere di scegliere a quali bisogni propri e/o altrui obbedire, ovvero quali forze della natura servire e quali respingere. Qualsiasi azione al di fuori di questa definizione sarebbe insensata, assurda, pazza, mortifera, oltre che inutile. In altre parole, il libero arbitro è la libertà di scegliersi un padrone in ogni momento e cambiarlo quando sentiamo il bisogno di farlo. Unica eccezione è la scelta casuale, ovvero affidarsi ad un meccanismo aleatorio come il lancio di un dado per prendere decisioni associate ai diversi numeri.
Si potrebbe obiettare che siamo in grado di sceglier di fare ciò che ci piace e di rifiutare ciò che ci dispiace, ma ciò equivale a obbedire a quelle complesse forze della natura che decidono per noi ciò che deve piacerci e ciò che non deve. Il nostro io cosciente non può deciderlo, può solo, nel migliore dei casi, essere consapevole delle decisioni che forze interiori inconsce (che io chiamo “demoni” o “motivazioni involontarie”, prendono in ogni momento per la nostra persona, e decidere quali assecondare e a quali resistere. Tuttavia anche tale decisione è illusoria, cioè non è libera, in quanto finiamo sempre per scegliere di assecondare i demoni più potenti.