L’appartenenza sociale si ottiene attraverso la realizzazione di uno o più modelli di appartenenza tipici della comunità di elezione. I modelli di appartenenza, una volta interiorizzati, costituiscono i paradigmi motivazionali dell’individuo, il quale sente un profondo bisogno di realizzare tali modelli, una profonda paura di non riuscirvi, gioia quando vi riesce e sofferenza quando non vi riesce.
I modelli di appartenenza di una certa comunità corrispondono ai ruoli che essa richiede e permette, nel senso che l’appartenenza alla comunità è possibile solo attraverso la personificazione di tali ruoli e nella misura di tale personificazione. Ogni individuo che vuole appartenere ad una certa comunità deve dunque scegliere uno o più di quei ruoli, ovvero modelli, e tende a scegliere i ruoli gerarchicamente più alti o comunque più vantaggiosi che le proprie capacità e inclinazioni gli consentono.
I modelli di appartenenza sono contenuti nella mappa cognitivo-emotiva di ogni individuo, ed hanno un peso relativo molto importante.
L’autocensura (inconscia) agisce in modo che il soggetto attui comportamenti favorevoli alla realizzazione dei modelli di comportamento interiorizzati, ed eviti comportamenti ad essa sfavorevoli. L’autocensura guida il comportamento del soggetto attraverso la generazione di sentimenti ed emozioni appropriati, come la gioia, la sofferenza, la paura, il panico, l’angoscia, l’ansia, l’attrazione, la repulsione, la curiosità, la noia ecc.