L’ordine non viene dal cielo, non è dato a priori, ma è la conseguenza di forze, logiche e leggi ordinatrici, senza le quali non ci sarebbe che disordine, caos, assenza di forme, morte, entropia.
Tuttavia un ordine perfetto, senza una dose più o meno grande di casualità, sarebbe immutabile, ripetitivo, deterministico e non avrebbe nulla di creativo. Ordine e disordine non vanno dunque considerati nemici, ma complici dei cambiamenti, in quanto solo un disordine può dar vita ad un nuovo ordine. Disordine e cambiamento (ovvero nuovo ordine) sono infatti causa e conseguenza l’uno dell’altro.
Il disordine può fare paura, e questa può spingere verso un nuovo ordine più sicuro o alla difesa e conservazione dell’ordine attuale.
Anche l’ordine può far paura in quanto noioso e senza speranze di cambiamento e miglioramento. La paura dell’ordine può spingere alla rivoluzione e/o stimolare la creatività.