L’uomo è sempre impegnato in una partita a tre. I giocatori sono il suo io cosciente, il suo sé (ovvero i suoi automatismi inconsci) e gli altri, considerati collettivamente e individualmente. Ognuno dei giocatori ha le sue motivazioni, le sue esigenze e la sua logica, spesso contrastanti e in conflitto di interessi. Nessuno può vincere a danno di un altro senza subire una pericolosa rappresaglia. Scopo del gioco è trovare il miglior compromesso per soddisfare tutte e tre le parti. Ne consegue che ogni parte deve in una certa misura adattarsi alle esigenze delle altre senza rinunciare alla sua natura essenziale e senza mortificarla. Il raggiungimento di tale compromesso è l’oggetto della saggezza e della psicoterapia.