L’uomo fa ciò che fa e non fa ciò che non fa per evitare o diminuire un dolore o per ottenere o aumentare un piacere. Piaceri e dolori possono avere varie forme e intensità, essere più o meno fisici o mentali, e possono essere più o meno reali o immaginari, illusori o anticipatori. Infatti, l’aspettativa di un piacere è essa stessa un piacere, così come l’aspettativa di un dolore è essa stessa un dolore, seppure di tipi diversi.
Il piacere è il segnale della soddisfazione di uno o più bisogni, così come il dolore è il segnale della loro frustrazione. I bisogni possono essere più o meno egoisti o altruisti, sani o malati.
In conclusione, a mio parere, l’arte di vivere in modo soddisfacente consiste nell’ascoltare e riconoscere i propri bisogni, distinguere quelli sani da quelli malati e utilizzare la propria intelligenza per soddisfare quelli sani e neutralizzare quelli malati.