Uno dei modi più efficaci per governare e limitare il comportamento di una persona è farla sentire in colpa quando fa qualcosa che non ci piace o non fa qualcosa che ci piacerebbe facesse. A ciò mirano l’educazione, la morale, le critiche, i rimproveri, i lamenti e certe esortazioni a bambini e adulti.
Chi si fa prendere dal senso di colpa ne diventa schiavo nel senso che si sente obbligato a fare o non fare certe cose, e in debito con le persone verso cui ha “peccato”. Infatti, in tedesco, “colpa” si traduce “Schuld”, che significa anche “debito” o “obbligo”.
Se riusciamo a far sentire una persona in colpa, essa si sentirà in debito verso di noi o la comunità che noi rappresentiamo, e noi acquisteremo in tal modo un credito nei confronti del “colpevole”. Siccome è molto meglio avere crediti che debiti, tendiamo tutti, più o meno, a far sentire in colpa qualcun altro, per esempio, affermando o insinuando che il nostro malessere o disagio è dovuto ad un comportamento colpevole del nostro interlocutore.