Blog di Bruno Cancellieri (parte 1)
 
Sia fatta la volontà di chi?

Sia fatta la volontà di chi?

Un verso del Pater Noster auspica che sia fatta la volontà di Dio, e mi sembra cosa buona e giusta, perché se Dio è davvero Dio, ossia il creatore e padrone del mondo, allora fare qualcosa contro la sua volontà non può essere che disastroso. Tuttavia conoscere la volontà di Dio è cosa quanto mai difficile, se non impossibile.

Dobbiamo allora contentarci di conoscere, per quanto ci sia possibile, le volontà degli esseri non viventi (ovvero le leggi della fisica) e di quelli viventi (ovvero le leggi della biologia). Il problema è che le volontà degli esseri viventi sono molto spesso poco conosciute e mistificate, oltre che conflittuali e competitive, a tutti i livelli di organizzazione della vita, (cellula, organo, organismo individuale, famiglia, comunità, nazione ecc.).

L’uomo si trova in mezzo ad una quantità di esseri dotati di motivazioni più o meno simbiotiche, sinergiche o conflittuali e, essendone esso stesso dotato,  ha la capacità, e spesso la necessità, di scegliere con quali altri esseri allearsi e quali combattere, per soddisfare le proprie volontà. Inoltre l’uomo ha perfino la capacità di alterare le proprie volontà per adattarle a quelle altrui.

La vita sociale è dunque il risultato di interazioni più o meno cooperative od ostili, tra volontà diverse.

Succede inoltre che per ogni coppia di esseri viventi, come ad esempio due esseri umani A e B, vi sia una triade affettiva ABC per ogni entità C conosciuta da A e da B, verso la quale A e B hanno una disposizione affettiva più o meno positiva o negativa, che può essere più o meno concordante (p.e. quando sia A che B amano o odiano C) o contrastante (per esempio quando A ama C mentre B odia C, o viceversa). Ne consegue che se il segno dell’affetto AC è diverso dal segno dell’affetto BC, l’affetto AB tende ad essere negativo; al contrario, se gli affetti AC e BC sono dello stesso segno, l’affetto AB tende ad essere positivo, a meno che non vi sia competizione tra A e B per ottenere i favori di C.

Riepilogando, la vita di un essere vivente è resa problematica dalla presenza di tante volontà, sia all’interno che all’esterno dell’individuo, le quali possono essere più o meno antagoniste e richiedono scelte difficili e conflittuali. Infatti non si può stare in pace e armonia con tutti, ma bisogna scegliere con chi allearsi e chi combattere, altrimenti si rischia di diventare preda o servi di qualcuno. E allora, se dobbiamo essere servi, conviene scegliere intelligentemente i padroni migliori.

L’io cosciente si è infatti sviluppato nella filogenesi dell’Homo Sapiens per servire l’organismo, non per dominarlo, ed il suo primo compito è quello di stabilire quali volontà e bisogni interni ed esterni servire, quali ignorare e quali combattere.

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