Siamo tutti schiavi, prigionieri e succubi dei nostri automatismi emotivi involontari che stabiliscono chi e cosa ci piace o ci fa soffrire, di chi e cosa abbiamo o non abbiamo bisogno, cosa vogliamo o non vogliamo, con chi vogliamo interagire o non interagire, come vogliamo interagire, cosa possiamo o non possiamo fare, cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, cosa vale la pena di fare.
Se credete di aver capito l’idea, potete non leggere oltre. Continuando a leggere troverete esempi degli infiniti modi in cui i nostri automatismi ci condizionano, e potrete fare un esame di coscienza su vari aspetti del vostro comportamento.
I nostri automatismi stabiliscono, ad esempio, se essere allegri o tristi, teneri o aggressivi, sereni, arrabbiati, entusiasti o depressi, sicuri o dubbiosi, obbedienti o ribelli, accoglienti o chiusi, curiosi o annoiati, vigorosi o stanchi, ottimisti o pessimisti, motivati o disperati, sinceri o bugiardi, grati o ingrati, vili o eroi. A chi essere fedeli e chi tradire. Chi e cosa amare o odiare, se pensare o non pensare, a cosa pensare, chi o cosa guardare o non guardare, se ricordare o dimenticare, cosa ricordare, se essere distratti o attenti, a cosa essere o non essere attenti. Cosa costruire o distruggere, cosa cercare o fuggire. Cosa è bello o brutto, buono o cattivo, giusto, ingiusto o sbagliato, cosa è grande o piccolo, importante o non importante, utile, inutile o dannoso, cosa accettare o rifiutare, includere o escludere, cosa comprare o vendere, cosa gettare o conservare, chi abbandonare o non abbandonare. Di cosa aver paura o non averla, di chi o cosa innamorarci, cosa prendere o lasciare, chi e cosa apprezzare o disprezzare, chi lodare o biasimare.
Con chi allearci, chi combattere, chi difendere o offendere, chi imitare o non imitare, di chi avere compassione o non averla. A cosa credere o non credere. Di chi fidarci o diffidare, di cosa essere fieri o vergognarci, chi premiare o punire, quali tradizioni celebrare o ripudiare, chi giudicare o non giudicare, chi condannare o assolvere, chi perdonare o non perdonare, chi incolpare o giustificare, chi aiutare o non aiutare, con chi essere generosi o non esserlo, chi sfruttare o non sfruttare, di chi servirci o non servirci, chi diffamare o non diffamare, di chi essere gelosi o non gelosi, di chi essere invidiosi o non invidiosi, chi cercare o non cercare di superare, di chi vendicarci, chi vogliamo affrontare o non affrontare, a chi o cosa conformarci o non conformarci, quali mode seguire o non seguire, quali problemi porci o non porci, quali rischi correre o non correre, con chi e a quali giochi vogliamo giocare o non giocare, cosa mostrare o nascondere, cosa dire o tacere, chi e cosa scegliere, cosa chiedere o non chiedere, cosa rispondere alle domande, cosa esigere, cosa leggere o non leggere, studiare o non studiare.
Se essere socievoli o misantropi, se vogliamo stare soli o insieme ad altri, se vogliamo o non vogliamo fare quello che fanno gli altri. In compagnia di chi vogliamo stare o non stare, con chi vogliamo socializzare o non socializzare. Se essere rigidi o flessibili, cosa uccidere, lasciar morire o salvare. Chi rispettare, chi difendere, chi ignorare, chi respingere, chi insultare, chi derubare, chi aggredire, a chi offrirci o negarci, con chi fare sesso, se avere o non avere un’erezione, a cosa essere sensibili o insensibili. Cosa vedere o non vedere, cosa sognare, immaginare, cosa ci attrae o repelle, cosa intuire o non intuire, cosa comprendere o non comprendere, cosa criticare o non criticare, chi crediamo di essere, quali diritti e doveri crediamo di avere, di cosa ci sentiamo o non ci sentiamo responsabili, quali interessi abbiamo o non abbiamo, chi vogliamo essere, quali problemi vogliamo risolvere o evitare, cosa ci aspettiamo o non ci aspettiamo dagli altri. Di cosa scherzare o non scherzare, ridere o non ridere, piangere o non piangere. Come interpretare ciò che percepiamo.
A chi legarci o non legarci, con chi impegnarci o non impegnarci, a quali attività o incontri partecipare o non partecipare, a chi o cosa appartenere o non appartenere, cosa mantenere o cambiare.
Come divertirci, come riposare, come curarci.
Vedi anche: Teoria della mappa emotiva