Capisco il desiderio (e il piacere) di alcuni di noi di scambiare gli auguri festivi, capisco che essi riflettono un bisogno di comunione, di appartenenza, di amicizia, e che sono una sincera dimostrazione di affetto. In tal senso io li ricambio, perché anche io ho bisogno della vostra amicizia, e di appartenere a qualcosa di più grande di me, e che amo. Quindi auguro a tutti voi che questo nuovo anno sia per voi, e per noi tutti, migliore di quello appena terminato.
Tuttavia penso sia utile guardare al capodanno anche in senso critico, come faceva Antonio Gramsci.
https://www.internazionale.it/notizie/2014/12/31/odio-il-capodanno-firmato-antonio-gramsci