Millenni di riflessioni e milioni di scritti sull’esistenza di Dio non hanno portato a nulla di concreto, nulla di dimostrabile. Ritengo quindi inutile continuare a riflettere su tale argomento in sé e per sé, in assenza di elementi nuovi. Invece ritengo estremamente interessante e utile riflettere su Dio come concetto psichico, come qualcosa che esiste realmente nella psiche, e che ha degli effetti enormi sulla società, sui sentimenti umani, e a volte anche sul corpo, come succede con i placebo. Non è il mistero di Dio che mi interessa o affascina, ma il mistero della psiche umana, che ha bisogno di creare Dio (nelle sue varie declinazioni) e di usarlo per farsi guidare da esso e per influenzare il comportamento altrui. Dio, dunque, come fenomeno psichico e storico.