Sul rapporto con se stessi

Sul rapporto con se stessi

Il concetto di rapporto, o di relazione, implica che vi siano almeno due soggetti, o un soggetto e un oggetto, o due oggetti, insomma, due entità tra cui c’è un certo rapporto o una certa relazione.

Quando si parla del “rapporto di un individuo con se stesso” quali sono le due entità? “Individuo” significa “non divisibile”, ma nel rapporto con se stessi dobbiamo necessariamente dividere logicamente l’individuo in almeno due parti: l’io cosciente (o la coscienza) e il resto della persona (cioè la parte inconscia, vale a dire tutto ciò che non ha una coscienza a noi accessibile, ovvero il corpo e la mente inconscia).

Insomma, quando parliamo di “rapporto con se stesso”, dobbiamo intendere il rapporto tra l’io cosciente e la parte inconscia della persona. Tale rapporto è difficilissimo e incerto perché il secondo termine è inconscio, e comunica con l’io cosciente soltanto mediante un linguaggio non verbale (e quindi non razionale), cioè attraverso le sensazioni, le emozioni e i sentimenti. D’altra parte l’io inconscio ha un controllo molto limitato sul resto della propria persona, limitato ai comandi che può inviare ai muscoli volontari.

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