Il comportamento di un essere umano è guidato automaticamente da «algoritmi comportamentali» registrati nel proprio sistema nervoso, la cui logica è determinata dai propri geni, dalle proprie esperienze e dalle proprie cognizioni.
Un algoritmo comportamentale consiste essenzialmente in una logica, cioè programma comportamentale, del tipo: “se ti trovi in una situazione di tipo X, agisci (o reagisci) nel modo Y.
Consideriamo una persona che desidera modificare il suo comportamento abituale allo scopo di aumentare il proprio benessere o di diminuire il proprio malessere. Chiamiamo questa persona “il migliorando”.
Il migliorando deve trovare o inventare algoritmi (alternativi rispetto a quelli abituali) capaci di guidare meglio il proprio comportamento, cioè di determinare un comportamento più efficace ed efficiente nel senso della soddisfazione dei bisogni propri e altrui.
Dopo aver individuato gli algoritmi migliorativi, il migliorando deve fare in modo che essi vengano memorizzati stabilmente nel proprio sistema nervoso in modo che essi guidino il proprio comportamento in modo automatico per quanto possibile.
Il processo di miglioramento dei propri algoritmi comportamentali, o automiglioramento, richiede la capacità di riconoscere certi tipi di situazioni, la conoscenza teorica del modo di agire appropriato a ciascun tipo di situazione, e la capacità pratica di agire nei modi appropriati.
Tali requisiti sono difficili da soddisfare senza una preparazione psicologica adeguata e senza l’aiuto di uno psicoterapeuta o di altra persona con cui discutere degli algoritmi comportamentali da migliorare e di quelli migliorativi, e con cui “allenarsi” nel praticare questi ultimi.
Volendo riassumere in poche parole il processo di automiglioramento, si tratta di rispondere alle seguenti domande:
- quali esperienze sfortunate e quali cognizioni errate influenzano il mio comportamento rendendolo inappropriato alle situazioni?
- con quali strumenti e con l’aiuto di quali persone posso individuare le esperienze sfortunate e le cognizioni errate?
- quali nuove cognizioni e quali nuove esperienze possono influenzare il mio comportamento rendendolo più appropriato alle situazioni nel senso della soddisfazione dei bisogni miei e altrui?
- con quali strumenti e con l’aiuto di quali persone posso praticare i nuovi algoritmi?
Per saperne di più vi consiglio la lettura del mio libro online “Psicologia dei bisogni”.