La nostra mente tende a dare giudizi di valore in modo ternario e senza misura, nel senso che una cosa viene solitamente giudicata come (1) indifferente, oppure (2) buona, oppure (3) cattiva, mentre in realtà ogni cosa può essere in una certa misura indifferente, in una certa misura buona e in una certa misura cattiva, e le misure possono cambiare a seconda delle circostanze. Gli umani, infatti, si differenziano anche per la capacità, più o meno grande, di giudicare con misura, cioè relativamente e non assolutamente.