Sulle persone non convenzionali

Sulle persone non convenzionali

Chi pubblicamente esprime idee non convenzionali, o si comporta in modi non convenzionali, si pone, volente o nolente, in una posizione critica e potenzialmente conflittuale verso gli altri.

È come se dicesse: io so cose che voi non sapete e che è importante e doveroso sapere; oppure, io faccio cose che voi non fate e che è importante e doveroso fare: sono quindi superiore a voi intellettualmente e moralmente.

Così, almeno, il suo dire e il suo agire vengono interpretati dalle persone “convenzionali”, ovvero dai conformisti.

Di conseguenza, per i più, la persona non convenzionale è percepita, consciamente o inconsciamente, come arrogante, concorrente, minacciosa, ed è perciò odiata, disprezzata, contrastata, evitata, temuta.

3 commenti

  1. Alexey

    Questo riguarda solo me. Credo di aver dimostrato logicamente Dio, ma le persone non accettano questa prova nelle conversazioni private perché credono che la persona media non possa sapere qualcosa che la “scienza” non conosce, e rifiutano le argomentazioni indipendentemente dalla loro correttezza. A causa di questa resistenza, è difficile per me restare fedele alle mie opinioni, mi sento costantemente come se fossi solo una persona testarda e gli altri lo sanno meglio

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