Tutto ciò che non costituisce un fatto dimostrabile è oggetto di immaginazione, di ipotesi o di sensazione soggettiva. Tra le cose immaginate, ipotizzate o sentite soggettivamente ci possono essere cose che diventeranno fatti dimostrabili, e altre che non lo diventeranno mai.
L’idea di una coscienza indipendente dalla materia rientra, per ora, fino a “prova” contraria, nella categoria delle immaginazioni, delle ipotesi o delle sensazioni soggettive.
Ognuno può scegliere di comportarsi come se le cose immaginate, ipotizzate o sentite fossero vere, reali, fattuali. Detto questo, mi pongo questa domanda: ammesso che esista una coscienza indipendente dalla materia, qualsiasi ipotesi di funzionamento o di interazione con noi umani possiamo immaginare riguardo ad essa? Nemmeno Faggin ha suggerito alcuna ipotesi in tal senso.
Per quanto mi riguarda, che la coscienza “pre-materiale” esista o non esista non fa nessuna differenza se non ci sono ipotesi di funzionamento di tale entità, ovvero di particolari interazioni tra essa e noi, almeno in questa vita. Lo stesso vale per l’esistenza del cosiddetto “Dio”.
Per concludere, preferisco non prendere posizione sull’esistenza di una coscienza pre-materiale finché tale idea non viene corredata da ipotesi sul suo funzionamento e sui rapporti tra essa e me. Se qualcuno di voi può formulare qualche ipotesi in tal senso, lo ascolterei volentieri.