Il tempo sembra essere irreversibile, e a questa irreversibilità è legata l’entropia, cioè una disorganizzazione che, in assenza di un’intenzione organizzatrice, non può che aumentare in modo irreversibile, come ci insegna il secondo principio della termodinamica.
La vita è un fenomeno organizzatore e, in quanto tale, produce entropia negativa, anche se per farlo deve consumare energia, il che comporta allo stesso tempo la produzione di entropia positiva.
Tuttavia, la vita, dopo essersi riprodotta, muore, e la morte non è che una produzione di entropia positiva.
La nostra vita, come quella di ogni essere vivente, è dunque un passaggio tra entropia negativa ed entropia positiva.