Ci sono persone che inconsapevolmente non sopportano che qualcuno sia più felice di loro. La considerano un’ingiustizia nei loro confronti, o un peccato da punire.
Si tratta di una vera e propria invidia della felicità. Nelle sue forme più estreme essa si esprime nel terrorismo omicida; in quelle più comuni nel disprezzo e nella negazione dell’amore.
L’invidioso della felicità altrui non sopporta specialmente che qualcuno possa essere più felice con altre persone o seguendo idee o morali diverse dalle proprie.
A volte, non potendo esprimere apertamente il proprio odio, per giustificare il suo malumore e la sua freddezza verso i felici o per espiare il suo senso di colpa per i suoi sentimenti ostili, l’invidioso della felicità altrui ha una depressione nervosa, vera o finta.