Messaggio per i partecipanti ai miei caffè filosofici

Messaggio per i partecipanti ai miei caffè filosofici

A mio avviso, al di fuori delle scienze dure, la verità (o Verità), non consiste in una cognizione logica, in un fatto, in una realtà oggettiva verificabile e misurabile, ma in una sensazione di serenità, di pace, di piacere, di pienezza, di sicurezza, di soddisfazione, di unione con tutto, di armonia, di non separazione, di non differenziazione ecc. In tal senso non si può dire che la Verità sia qualcosa di illusorio, dato che una sensazione è reale in quanto sensazione, anche se le immagini che la suscitano sono illusorie.

A tal proposito ricordo che ho visto in un documentario, che sotto l’effetto di certe sostanze, alcuni affermano di aver trovato la Verità e tutte le cose che ho elencato. Penso dunque che la Verità sia uno stato mentale che può essere raggiunto col pensiero, con la meditazione o con droghe, indipendentemente dalla realtà materiale e sociale circostante. Dico questo non per sminuire il concetto di Verità, ma per collocarlo nel contesto logico e fisico secondo me più appropriato, con il dovuto rispetto.

Spero, dicendo questo, di non offendere coloro che cercano la Verità. Ciò che ho detto è solo una mia opinione, non una verità, e tanto meno una Verità, e sono aperto a discuterne senza preconcetti.

In ogni caso, copiando Silvana, auguro a tutti coloro che cercano qualsiasi cosa, di trovarla, purché non sia nociva per sé o per altri.

Sono contento che ci siate, e sono ancora sorpreso del fatto che, malgrado la crudezza e la controversia delle cose che dico, mi fate dono della vostra presenza dialogante, senza la quale mi sentirei ancora più solo. Ho bisogno di voi.

Vi auguro ogni bene!

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