Quando una persona vede un medium (ad esempio una foto o un video), automaticamente nella propria mente si possono attivare delle associazioni, o collegamenti, tra certi elementi del medium e certi pensieri o idee, certe altre immagini, certi sentimenti e/o emozioni, e certi desideri.
In altre parole, la visione del medium può “suscitare” certi pensieri, certe idee, certe immagini mentali, certi sentimenti, certe emozioni, e certi desideri.
Quelle associazioni possono essere più o meno sane in senso psicopatologico, e poter correggere quelle malsane (che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni psicoterapia) potrebbe essere molto utile.
A tale scopo si potrebbe aggiungere al medium, in sovraimpressione, parole o frasi tali da suscitare reazioni cognitive ed emotive diverse, più sane, rispetto a quelle suscitate dal solo medium.
Per esempio, se il paziente è ossessionato dalla paura di non riuscire ad appartenere ad alcun insieme sociale, la scritta da mostrare in sovraimpressione potrebbe consistere nella frase: “io appartengo, tu appartieni, noi apparteniamo”.
Un esempio di questa tecnica si trova in http://pic.space123.net/slideshow?folder=Foreign/Fotografi&auto&caption=io%20appartengo,%20tu%20apparftieni,%20noi%20apparteniamo
Si potrebbe anche aggiungere una colonna sonora vocale che recita ripetitivamente la frase terapeutica.