Bisogno di scambio

Bisogno di scambio

Tra i bisogni umani innati, forse il più importante è quello che io chiamo “bisogno di scambio”, vale a dire, il bisogno di scambiare qualcosa con altri esseri umani, ossia di dare e ricevere qualcosa di materiale o immateriale, fisico o simbolico. Ogni persona ha tale bisogno, ma con intensità variabile da individuo a individuo e nel tempo, e in forme diverse.

Quando, in una persona, il bisogno di scambio non viene soddisfatto per un tempo prolungato oltre un certo limite, essa soffre e, nei casi più gravi, sviluppa disturbi mentali.

Le cose scambiate possono essere oggetti, sostanze, cibo, macchine, materiali, mercanzie, energia, spinte, denaro, parole, carezze, atti sessuali, protezione, solidarietà, aiuto, informazioni, segni, simboli, ordini, servizi, figure, domande e risposte cognitive, ludiche, artistiche, musicali ecc.

Lo scambio può essere più o meno simmetrico nel senso che le cose date possono essere dello stesso tipo di quelle ricevute o di tipo diverso.

Lo scambio può essere unilaterale o bilaterale. E’ unilaterale quando non c’è feed-back, bilaterale quando questo c’è. Lo scambio bilaterale è normalmente molto più importante ed efficace di quello unilaterale.

Lo scambio può essere sincrono o asincrono. E’ sincrono quando il momento dell’invio coincide con quello della ricezione, asincrono quando la ricezione avviene in un momento più o meno differito.

Il bisogno di scambio può essere soddisfatto più o meno facilmente in quanto le cose che uno è disposto a dare possono essere considerate più o meno “buone” o desiderabili dalla parte ricevente. Infatti, uno scambio sfavorevole viene di solito rifiutato.

Il problema forse più importante nella vita sociale (e, di conseguenza, nell’attività psichica) è quello di stabilire cosa scambiare con gli altri, ovvero cosa offrire e cosa chiedere, cosa accettare e cosa rifiutare, e con chi (non) effettuare gli scambi, affinché questi possano essere favorevoli, e quindi accettabili, per entrambi le parti. Ci sono anche casi  in cui può essere conveniente interrompere scambi abituali se questi non sono più favorevoli.

Un altro problema che rende difficili gli scambi, è la libertà, casualità e selettività nei rapporti umani, per cui una persona non sempre ne trova un’altra disponibile in tempi brevi ad accettare uno scambio, specialmente se l’altro ha già scambiato abbastanza con altre persone e non ha bisogno, almeno per un certo tempo, di ulteriori scambi. Questo fenomeno dà luogo ad una competizione per gli scambi (ovvero per i rapporti) più favorevoli. cioè per la scelta (più o meno esclusiva) delle persone con cui effettuare gli scambi più vantaggiosi.

Per esempio, una forma di scambio molto comune, forse la più comune, è la conversazione. Ma non tutti sono disposti a conversare con chiunque di qualsiasi cosa. Infatti ognuno ha esigenze particolari per quanto riguarda gli argomenti di conversazione, il livello di profondità, l’approccio intellettuale e morale con cui trattarli e il tipo di persone con cui parlarne.

Per migliorare il grado di felicità medio dell’umanità, bisognerebbe inventare un sistema per facilitare gli scambi tra esseri umani in modo che ognuno possa trovare senza troppa difficoltà persone adatte, e soprattutto disponibili, con cui scambiare, al bisogno e in tempi brevi, cose secondo le proprie esigenze.

Vedi anche Procedura di interazione razionale, Il problema dei ruoli e dei ranghiIl concetto psicosociologico di “funzione sociale”

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