Caffè filosofico in presenza

Caffè filosofico in presenza

Il concetto di “caffè filosofico” rimanda agli anni del settecento, quando era comune, soprattutto in Francia, riunirsi nei caffè per discutere di argomenti di diversa natura in modo informale e al di fuori delle strutture accademiche.

Questa pratica fu riscoperta dal filosofo Marc Sautet nel 1992, che la descrisse nel suo libro “Socrate al caffè”.  Da allora il “caffè filosofico” si è diffuso in diversi paesi del mondo, nell’ambito delle cosiddette “pratiche filosofiche”, che mirano a diffondere la filosofia presso un pubblico più vasto di quello specialistico.

I partecipanti sono infatti persone di qualsiasi formazione e livello di istruzione, e non è richiesta alcuna competenza specifica.

Il caffè filosofico in presenza che si terrà una tantum al teatro Altrove sarà da me moderato. La moderazione consiste nell’incoraggiare i partecipanti a esprimersi, stabilire le priorità degli interventi, impedire che gli interventi siano troppo lunghi, interrompere le dispute sterili, e bloccare ogni commento offensivo o svalutativo nei confronti degli interlocutori.

Il tema da discutere verrà stabilito qualche giorno prima dell’incontro attraverso una consultazione dei partecipanti via chat WhatsApp.

Il tema dovrebbe essere uno di quelli tipici della filosofia o delle altre scienze umane e sociali (tra cui la psicologia e la sociologia), inclusi i problemi esistenziali e le preoccupazioni di ogni essere umano.

L’incontro inizierà con la lettura di una mia introduzione al tema da discutere, della durata massima di cinque minuti.

Chi desidera prendere la parola lo segnala alzando la mano. Io ne prendo nota e do la parola ai partecipanti secondo l’ordine di richiesta, dando la precedenza a chi non ha ancora parlato.

Ogni intervento non dovrebbe superare la durata di 4-5 minuti. È possibile intervenire più volte.

Si può dire ciò che si vuole purché non ci si allontani troppo dal tema dell’incontro. Si può intervenire per esporre le proprie idee sul tema oppure per sollevare problemi, o per porre domande agli altri partecipanti.

Lo scopo del caffè filosofico non è quello di portare la conoscenza da chi più sa a chi meno sa, ma quello di mettere letteralmente in discussione le proprie idee. Il caffè filosofico non è nemmeno un’arena in cui si gareggia a chi la sa più lunga, a chi è più istruito o a chi è più intelligente, ma un luogo di ricerca e di condivisione del sapere tra pari.

Non sono ammesse critiche rivolte alle persone degli interlocutori. Qualsiasi critica o discussione deve riguardare le idee espresse, non l’intelligenza, il carattere  o le intenzioni di chi le esprime. Se non si è d’accordo con quello che qualcuno dice, lo si può dire col dovuto rispetto.

Non è prevista una registrazione dell’incontro, né la partecipazione a distanza.

Non esitate a chiedere qualsiasi chiarimento mediante la chat WhatsApp.

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *